La prevenzione visiva
DIOTTRIE E DECIMI
DECIMI: L'acuità visiva o visus, si misura in decimi.
Più esattamente, se seduti ad una distanza fissa dall'ottotipo (così si chiama il tabellone per l'esame visivo) riuscite a leggere fino alla decima riga, avete dieci decimi, se ne leggete sei avete sei decimi e così via.
Se non vi sono difetti visivi le immagini che provengono da lontano si mettono a fuoco sulla retina (la parte posteriore dell'occhio) e si vedranno quindi dieci decimi naturalmente.
I 10/10 non sono il massimo di visione a cui può arrivare l'occhio, si tratta di una convenzione internazionale per standardizzare l'esame della vista; un occhio sano e giovane può arrivare oltre e vedere anche 16/10 o, in rari casi, anche 20/10.
Vedere 10/10 è l'ideale, ma non sempre è necessario; per ottenere la patente di guida dell'automobile, ad esempio, è sufficiente vedere 7/10 con entrambi gli occhi e almeno 2/10 con l'occhio peggiore.
DIOTTRIE: La diottria è il potere della lente che ci permette di ottenere la visione migliore quando si è ametropi, cioè con un difetto visivo.
Comunemente la diottria viene chiamata "grado" e non indica quanto si vede, ma il potere della lente necessaria per avere la migliore visione.
Il potere delle lenti si indica con 1, 2, 3... 10, 20 diottrie ed è necessario indicare anche i "quarti" di diottria. Ad esempio chi ha un difetto visivo di due gradi e mezzo vedrà indicata la sua lente con il numero 2,50. Per un difetto di tre gradi e un quarto vedrà indicata la sua lente con il numero 3,25.
AMETROPIE: Si chiamano così i difetti di vista. Se un occhio non ha difetti di vista è emmetrope, se ha un difetto di vista è ametrope.
Le principali ametropie sono:
MIOPIA: difetto visivo dovuto ad un eccessivo potere dell'occhio rispetto alla sua lunghezza per cui la luce proveniente da lontano si forma prima della retina e quindi si vedono male le immagini lontane e bene le immagini vicine.
La miopia, anche se lieve, non può mai essere compensata dall'occhio.
Si corregge con lenti negative (-1, -2, -3..., -10 diottrie)
IPERMETROPIA: difetto visivo dovuto ad un ridotto potere dell'occhio rispetto alla sua lunghezza per cui la luce proveniente da lontano si forma dopo la retina e quindi si vedono male sia le immagini lontane, sia le immagini vicine. In molti casi, se il difetto non è troppo elevato, l'occhio può compensarlo e la persona vede bene sia le cose lontane, sia le cose vicine (almeno finchè l'occhio è giovane...).
Si corregge con lenti positive (+1, +2, +3..., +10 diottrie)
ASTIGMATISMO: difetto visivo dovuto ad un potere dell'occhio diverso sui due meridiani (vetricale e orizzontale) per cui la luce proveniente da lontano si sdoppia e le immagini possono formarsi prima o dopo la retina, oppure una d'avanti e una dietro di essa e quindi si vede male sia da lontano, sia da vicino. L'astigmatismo non può mai essere compensato dall'occhio, ma deve essere corretto tramite lenti "toriche" positive o negative.
PRESBIOPIA: Non è una vera e propria ametropia (difetto visivo), ma il naturale indebolimento dei muscoli che agiscono sul cristallino (la lente posta dietro la pupilla e l'iride, la parte colorata dei nostri occhi).
Il cristallino è una lente naturale presente nel nostro occhio che agisce come un tele-obiettivo modificando il suo potere per mettere a fuoco le immagini vicine (per vicino si intende dai 3 metri fino al nostro naso...).
Nel decennio di vita compreso tra i 40 e i 50 anni il muscolo ciliare (che comanda il cristallino) perde di elasticità e progressivamente fa sempre più fatica a modificare il potere del cristallino per farci vedere le cose vicine. Inizialmente ce ne accorgiamo perchè ogni tanto dobbiamo allontanare le cose che leggiamo per vederle a fuoco, quando le braccia non sono più abbastanza lunghe... andiamo dall'ottico e facciamo gli occhiali per leggere.
Attenzione!!! Tutte le persone diventano presbiti, nessuna esclusa. Chi prima e chi poi, dai 40 ai 50 anni, tutti diventano presbiti e fanno fatica e vedere le cose vicine.
E' però necessario un chiarimento: se l'occhio ha un difetto visivo da lontano (miopia o ipermetropia), l'effetto della presbiopia è diverso.
Il miope, come detto sopra, senza occhiali vede male da lontano, ma bene da vicino, quindi quando diventa presbite per leggere può togliere gli occhiali. Col procedere della presbiopia sarà comunque costretto a correggere la sua vista anche per vedere vicino o a media distanza.
L'ipermetrope invece, che già deve sforzarsi per vedere bene da lontano, non può fare a meno di mettere un occhiale se vuole vedere le cose vicine. Con l'aumentare della presbiopia sarà costretto a mettere gli occhiali anche per vedere lontano.
In definitiva alla presbiopia non scappa nessuno e quando qualcuno vi dice che sua nonna a 90 anni cuciva senza gli occhiali, possiamo affermare senza dubbio che la nonna era miope (almeno da un occhio) o che aveva
la cataratta.